Agricoltura biologica - Focus su Forlì-Cesena e Rimini - Confronto annuo e di medio periodo
Dai dati riferiti al 2020 e resi disponibili dal Servizio Agricoltura sostenibile della Regione Emilia-Romagna emerge, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, un incremento delle aziende agricole biologiche, sia in termini annui sia nel medio periodo. In aumento anche le superfici destinate alle relative coltivazioni e le imprese dedite all'allevamento con il metodo biologico. Da evidenziare come il peso delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole, da un lato, e l'incidenza della SAU biologica sul totale della superficie agricola utilizzata, dall'altro, risultano superiori ai rispettivi dati regionali.
Come rilevato anche dalla recente analisi dei dati 2020 inerenti la struttura e l'andamento dell’Agricoltura nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, il settore sta vivendo da anni, a causa di diversi fattori (strutturali, congiunturali, sanitari e climatologici), annate produttive molto difficili, che si riflettono in maniera assai evidente sulla dinamica della Produzione Lorda Vendibile. Alcune specializzazioni distintive del nostro territorio, come per esempio la frutticoltura estiva, sono in grave difficoltà. Sono, perciò, necessarie azioni di tutela e di sostegno, ma anche una riflessione sul riorientamento delle nostre vocazioni agricole.
In tal senso, l'agricoltura biologica è sicuramente una preziosa opportunità e sta dando risultati soddisfacenti, che vanno valorizzati nell'ambito di un percorso complessivo verso un'economia e uno sviluppo sostenibili.
Secondo i principali osservatori, nell'anno appena trascorso si è registrato, infatti, un ulteriore deciso incremento delle vendite di prodotti biologici sul mercato interno, sostenute anche dall'e-commerce, nonché delle esportazioni dei relativi prodotti sui mercati esteri.
I dati Eurostat posizionano l'Italia al quinto posto in Europa per superficie biologica e al terzo (dopo Spagna e Francia) per incidenza della SAU biologica su quella totale agricola (15%), nella direzione giusta per centrare l'obiettivo che si pone l'Unione Europea per il 2030 (25%). E il nostro territorio sta già percorrendo con successo questa strada.
Il Bio rappresenta dunque una grande opportunità di ripresa e riscatto del settore, di innovazione e di opportunità di lavoro, specialmente per i giovani, orientate ad una sempre maggiore innovazione,specializzazione e competenza.
L'agricoltura biologica nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31/12/2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono presenti 1.118 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, pari al 20,1% del totale regionale, con una crescita annua dell’8,9% e quinquennale del 50,1%. L’incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole è del 12,8%, superiore a quella che si riscontra in Emilia-Romagna (10,2%).
La SAU biologica ammonta a 34.583 Ha (il 19,2% del totale regionale), in aumento del 10,0% rispetto al 2019 e del 68,0% rispetto al 2015. Come per le imprese, anche qui sono positivi i risultati in termini di incidenza percentuale delle superfici biologiche: 27,9% sulla SAU complessiva, nettamente superiore a quella dell'Emilia-Romagna (16,3%).
Le imprese agricole biologiche dedite anche all’allevamento di almeno una specie animale con il metodo biologico rappresentano il 23,1% dei produttori bio totali (258 unità su 1.118), con una variazione positiva sia annua (+17,3%) sia nel medio periodo (+38,0%),
L'agricoltura biologica in provincia di Forlì-Cesena
Al 31/12/2020 in provincia di Forlì-Cesena sono presenti 831 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, pari al 14,9% del totale regionale (2° posizione, dopo Parma, per peso provinciale), con una crescita annua del 7,2% e quinquennale del 47,3%. Superiore alla media regionale l’incidenza percentuale delle imprese biologiche, sul totale delle imprese agricole: 13,1% (Emilia-Romagna: 10,2%).
La SAU biologica ammonta a 25.818 Ha (14,3% del totale regionale), in aumento del 9,9% rispetto al 2019 e del 76,4% rispetto al 2015. Come per le imprese, anche qui sono positivi i risultati in termini di incidenza percentuale delle superfici biologiche: 30,5% sulla SAU complessiva, di molto superiore a quella dell'Emilia-Romagna (16,3%). Con riferimento alle principali tipologie colturali, il 64,2% della SAU biologica è adibita a superficie seminabile, il 13,7% al pascolo magro, l’11,0% a prati e pascoli seminabili e il 5,1% alla coltivazione di vite da vino.
Le imprese agricole biologiche dedite anche all’allevamento di almeno una specie animale con il metodo biologico rappresentano il 23,2% dei produttori bio totali (193 unità su 831), con una variazione positiva sia annua (+7,2%) sia nel medio periodo (+38,8%). Considerando che un’impresa può avere più allevamenti bio, nello specifico troviamo la seguente situazione in ordine a quelli maggiormente diffusi in provincia: 134 allevamenti di bovini da carne, 47 di ovini, 32 di specie promiscue miste e 15 di caprini.
Fonte: Regione Emilia-Romagna - Direzione generale agricoltura, caccia e pesca – Servizio Agricoltura sostenibile (U.O. Vigilanza delle produzioni regolamentate)
Elaborazione: Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a cura dell’Ufficio Informazione Economica
Osservatorio economico: https://www.romagna.camcom.it/ informazione-economico- statistica/osservatorio- congiunturale/index.htm?ID_D= 294
Rapporto economia: https://www.romagna.camcom.it/ informazione-economico- statistica/rapporto- sulleconomia/index.htm?ID_D= 268
Il comunicato è disponibile nel sito della Camera di commercio della Romagna, sezione Informazione Economica
Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna. camcom.it
[Comunicato n.60 del 16 Giugno 2021]