Comunicato stampa

Le dinamiche di genere nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

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Le politiche di genere favoriscono le pari opportunità, rappresentano una leva strategica di sviluppo e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita; attraverso la lettura dei dati è possibile analizzare il contesto socio economico del territorio, in un’ottica di genere, e attuare adeguate politiche di sviluppo.
Nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini le donne sono più della metà (51,5%) della popolazione residente e maggiore è l’incidenza della popolazione femminile in possesso di diploma o di laurea, rispetto a quella maschile (rispettivamente, 18,1% e 15,2%). Il tasso di disoccupazione femminile è pari all’8,0%, superiore al dato regionale (7,3%), nettamente inferiore a quello nazionale (11,8%) e, come per gli altri territori di confronto, maggiore a quello maschile (5,1%).

 

 

Parità di genere e valorizzazione delle differenze sono principi garantiti dalla Costituzione.

Le differenze in termini di condizioni di vita, accesso al lavoro, opportunità di carriera, partecipazione alla vita produttiva, implicano la non neutralità delle politiche rispetto al genere.

L’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio mette a disposizione l’elaborazione dei principali dati sulle dinamiche di genere del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) come strumento di lettura delle diverse esigenze presenti nel territorio, per consentire la pianificazione di strategie di azione adeguate.

 

“I dati elaborati rilevano che, nel suo complesso, il nostro Territorio è caratterizzato da una realtà di genere più positiva rispetto alla media nazionale – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –, ciononostante ci sono aree di miglioramento per le quali sviluppare azioni mirate. La Camera, al riguardo, anche attraverso la propria Azienda Speciale Cise, che promuove l’innovazione responsabile, realizza iniziative mirate ad ampliare la parità di genere. Quest’ultima è, infatti, una delle sei “chiavi” dell’innovazione responsabile, come definita dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 ed è anche oggetto dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU.”

Quadro delle dinamiche di genere del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

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I dati demografici ISTAT della popolazione residente nel territorio Romagna riportano, al 31/12/2018, 733.644 abitanti di cui il 51,5% sono donne (377.836 unità); l’incidenza risulta sostanzialmente in linea con quella regionale (51,4%) e nazionale (51,3%).
I principali indicatori demografici del territorio Romagna, riferiti al 31/12/2018, rilevano un’età media delle donne residenti superiore a quella degli uomini, una minore natalità delle femmine e indici di vecchiaia sensibilmente superiori a quelli degli uomini. Il rapporto di mascolinità (numero dei maschi ogni 100 femmine) si attesta al 94,2%.

Principali indicatori demografici del territorio Romagna (FC - RN) – anno 2018
Fonte: Elaborazioni Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati ISTAT

Età media
maschi 44,1
femmine 46,9
totale 45,5

Tasso generico di natalità (x 1.000 abitanti)
maschi 7,7
femmine 6,5
totale 7,1

Tasso generico di mortalità (x 1.000 abitanti)
maschi 10,2
femmine 10,6
totale 10,4

Indice di vecchiaia (x 100)
maschi 152,0
femmine 207,2
totale 178,8

Rapporto di mascolinità (maschi ogni 100 femmine) 94,2

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Le statistiche sui livelli di istruzione, aggiornate per il 2018 (dettaglio minimo regionale per genere), evidenziano una maggiore incidenza della popolazione femminile rispetto a quella maschile in possesso di laurea e titolo post laurea, ma anche una superiore incidenza di donne non scolarizzate o con la sola licenza elementare.

 

Livello di istruzione della popolazione in Emilia-Romagna da 15 anni in poi al 31/12/2018
Fonte: ISTAT
Elaborazione: Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna

Licenza elementare, nessun titolo
maschi 237.071 - 12,9%
femmine 367.388 - 18,5%
totale 604.459 - 15,8%

Licenza media
maschi 595.485 - 32,3%
femmine 522.995 - 26,3%
totale 1.118.479 - 29,2%

Diploma 2-3 anni (qualifica professionale)
maschi 145.105 - 7,9%
femmine 140.781 - 7,1%
totale 285.886 - 7,5%

Diploma 4-5 anni (maturità)
maschi 586.221 - 31,8%
femmine 596.851 - 30,0%
totale 1.183.072 - 30,9%

Laurea e post-laurea
maschi 280.186 - 15,2%
femmine 360.395 - 18,1%
totale 640.581 - 16,7%

Totale
maschi 1.844.066
femmine 1.988.410
totale 3.832.476

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Secondo i dati ISTAT 2018, dall’Indagine sulle Forze di Lavoro risulta che il tasso di occupazione (15-64 anni) del territorio Romagna (68,3%) è inferiore al dato medio regionale (69,6%), ma superiore a quello nazionale (58,5%). Il tasso di occupazione femminile, pari a 61,3%, è inferiore al dato regionale (62,7%) e ampiamente superiore rispetto a quello nazionale (49,5%). I livelli occupazionali della componente femminile rimangono però nettamente inferiori, come accade negli altri territori di riferimento, a quelli maschili (75,4%).

Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Fonte: Elaborazione Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati ISTAT Forze di lavoro

Romagna (FC+RN)
maschi 75,4
femmine 61,3
totale 68,3

Emilia-Romagna
maschi 76,6
femmine 62,7
totale 69,6

Italia
maschi 67,6
femmine 49,5
totale 58,5

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Il tasso di disoccupazione (15 anni e oltre) del territorio Romagna pari al 6,4% è superiore a quello regionale (5,9%) e decisamente migliore del dato nazionale (10,6%); il tasso di disoccupazione femminile, pari all’8,0%, risulta superiore al corrispondente dato regionale (7,3%) e nettamente inferiore a quello nazionale (11,8%). I livelli della disoccupazione femminile sono però maggiori, come accade negli altri territori di riferimento, a quelli maschili (5,1%).


Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Fonte: Elaborazione Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati ISTAT Forze di lavoro

Romagna (FC+RN)
maschi 5,1
femmine 8,0
totale 6,4

Emilia-Romagna
maschi 4,7
femmine 7,3
totale 5,9

Italia
maschi 9,7
femmine 11,8
totale 10,6

Un’attenzione particolare è dedicata dalla Camera alle dinamiche dell’imprenditorialità femminile con la predisposizione e la divulgazione in un’ottica di Osservatorio di report specifici dai quali risulta che al 31/12/2018 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono presenti 15.125 imprese femminili attive, che costituiscono il 21,2% del totale delle imprese attive (21,1% in regione e 22,6% a livello nazionale); nel confronto con il 31/12/2017, si riscontra una sostanziale stabilità (-0,2%), come si rileva anche in Emilia-Romagna (-0,1%) e Italia (+0,2%).
Il 45,5% delle imprese femminili attive al 31/12/2018 nel territorio Romagna, si è iscritto al Registro Imprese negli ultimi otto anni.

Anche il contesto organizzativo della Camera di commercio rispetta, oltre le vigenti disposizioni normative, linee di comportamento che promuovono azioni positive nei confronti del personale.
Negli organi camerali circa un terzo dei componenti è di genere femminile (nel Consiglio le donne sono 11 su 33, in Giunta 2 su 10 e nel Collegio dei Revisori dei conti 2 dei 3 componenti effettivi sono donne, tra le quali la Presidente).
Per quanto riguarda il personale, l'articolazione dell'orario di lavoro ha un'ampia flessibilità in modo da contribuire alla conciliazione tra gli impegni professionali e quelli personali. Inoltre, particolari necessità di tipo familiare o personale vengono valutate e risolte nel rispetto di un equilibrio fra esigenze dell’Amministrazione e richieste dei dipendenti.
Tutto il personale ha avuto accesso all'istituto della banca delle ore e l'Ente assicura tempestività e rispetto della normativa nella gestione delle richieste di part-time inoltrate dai dipendenti.
Dal punto di vista della struttura, nella composizione della dotazione di personale, Dirigente e non Dirigente, emerge una netta rappresentanza del genere femminile che è pari al 62,5% del totale dei dipendenti.

 

[Comunicato Stampa n. 51 del 29 luglio 2019]