Comunicato stampa

Demografia delle imprese nel territorio Romagna nel primo trimestre del 2020

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I dati Infocamere-Movimprese per il primo trimestre del 2020, relativi al sistema imprenditoriale della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano l’elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e ancor più a quello nazionale. In flessione il numero delle imprese attive. Stabilità per le imprese del settore Alloggio e ristorazione, in crescita quelle delle Attività immobiliari; crescono, inoltre, alcuni comparti del terziario (attività professionali, servizi di supporto alle imprese). Continua l’aumento del numero delle società di capitale.

 

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 marzo 2020 nell’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 80.961 imprese registrate (sedi), di cui 70.135 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.011, di cui 87.552 quelle attive (-0,4% rispetto al medesimo periodo del 2019).

L’imprenditorialità si conferma diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).

Nel corso del primo trimestre del 2020 nell’aggregato Romagna si sono verificate 1.416 iscrizioni e 1.939 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 523 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,64%, lievemente migliore del dato regionale (-0,74%) ma peggiore di quello nazionale (-0,50%).

Nel confronto tendenziale con il 31/03/2019 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,8%, in linea con il dato regionale (-0,9%), mentre a livello nazionale la flessione appare più moderata (-0,3%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (23,5% sul totale delle imprese attive), in calo del 2,2%, Costruzioni (14,8%), in calo dello 0,3%, Agricoltura (12,5%), in flessione del 2,1%; Alloggio e ristorazione (10,6%) risulta stabile (-0,1%); Industria manifatturiera (8,57%) è, invece, in flessione (-2,7%), mentre le Attività immobiliari (8,0% l’incidenza) sono in aumento (+1,4%). Si segnala la dinamica positiva dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,7% sul totale, +0,7% la dinamica tendenziale), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,5%, con una crescita del 2,0%), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,9%, +1,8%). In flessione del 2,5%, infine, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” che incidono per il 3,2% del totale.

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,9%) è costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (23,1%) e le società di capitale (19,8%), unica forma giuridica in aumento (+3,2%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Al 31 marzo 2020 le imprese artigiane attive sono 21.243 (il 30,3.% del totale di quelle attive), in calo dell’1,1% rispetto al medesimo periodo del 2019.

 

“In termini di numero totale delle imprese, nel primo trimestre di ogni anno le cessazioni sono superiori alle iscrizioni, per effetto delle chiusure presentate alla fine dell’anno precedente. Quest’anno, però, il saldo negativo è aggravato dall’emergenza sanitaria, che ha stravolto la vita quotidiana e, purtroppo, anche l‘economia – commenta il Presidente Alberto Zambianchi –. Tutto il nostro tessuto imprenditoriale - una rete di grande valore e di forti valori – sta attraversano una fase critica. Le imprese, infatti, siano esse piccole, medie o grandi, fanno parte di un “unico ecosistema” e le interconnessioni sono anche più forti di quello che appare. La Camera di Commercio della Romagna si è attivata immediatamente e siamo al lavoro, insieme alle altre Istituzioni e alle Associazioni di Categoria, per limitare al massimo danni e disagi e per dare risposte concrete e in tempi celeri alle richieste del mondo imprenditoriale, prime fra tutte la necessità di liquidità e il rispetto delle catene dei pagamenti. Contemporaneamente, lavoriamo per porre le basi per una ripartenza che, giovandosi dei buoni risultati che in tanti anni il nostro Sistema territoriale ha saputo creare, avvii rapidamente nuove fasi di sviluppo economico e sociale.”

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena

Alla data in esame (31/03/2020), in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.691 imprese registrate, delle quali 36.266 attive. Al 31/03/2020 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.419 delle quali 44.717 attive (in flessione dello 0,6% rispetto al 31/03/2019).

L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 92 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).

Nel primo trimestre del 2020 si sono verificate 656 iscrizioni e 950 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 294 unità. il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,70%, in linea con il dato regionale (-0,74%) e peggiore di quello nazionale (-0,50%).

Nel confronto con il primo trimestre del 2019, si riscontra un calo delle imprese attive dell’1,1%, peggiore del dato nazionale (-0,9%) e nazionale (-0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello delle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Cesena (-1,1%), comprensorio di Forlì (-1,1%); Comune di Cesena (-1,3%), Comune di Forlì (-1,1%).

Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,8% sul totale) con una flessione del 2,3% delle imprese attive rispetto al primo trimestre 2019, l’Agricoltura (incidenza 17,5%, -2,3% la dinamica), le Costruzioni (incidenza del 15,2%, -0,1%), il Manifatturiero (incidenza pari al 9,6%, -3,0%) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -0,6%). In crescita le Attività immobiliari (+0,8%), che costituiscono il 6,4% del totale delle imprese attive; in flessione, invece, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,6% l’incidenza, -2,2% la variazione).

Stabile la dinamica dei settore “Altre attività di servizio” (incidenza del 5,0% sul totale), mentre le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,5%) e quelle di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,6%) crescono, rispettivamente, dell’1,5% e dell’1,6%.

Per quanto riguarda la natura giuridica, spiccano le imprese individuali (57,4% sul totale) in flessione dell’1,6%, seguite dalle società di persone (21,4% l’incidenza) in flessione del 2,3%. Le società di capitale (18,5% del totale delle imprese attive) sono, invece, in aumento (+2,1%), così come negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Al 31 marzo 2020 le imprese artigiane attive sono 11.790 (il 32,5% del totale di quelle attive), in calo dell’1,2% rispetto al medesimo periodo del 2019.

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini

Alla data in esame (31/03/2020), in provincia di Rimini si contano 39.270 imprese registrate, delle quali 33.869 attive. Al 31/03/2020 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.592 delle quali 42.835 attive (stabili rispetto al 31/03/2019).

L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 100 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).

Nel corso del primo trimestre 2020 si sono verificate 760 iscrizioni e 989 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo negativo di 229 unità; -0,58% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (-0,74%) e allineato a quello nazionale (-0,50%).

Nel confronto con il primo trimestre del 2019 si riscontra una flessione delle imprese attive pari allo 0,4%, migliore del dato regionale (-09%) e in linea con il trend nazionale (-0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello delle principali aggregazioni territoriali; la stabilità contraddistingue il Comune di Rimini (+0,1%), dove si concentra il 43,7% delle imprese del territorio provinciale.

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (25,2% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,1%, le Costruzioni (14,2%) in flessione dello 0,5%; Alloggio e ristorazione (13,8%) in aumento dello 0,3% e le Attività immobiliari (9,7%) in crescita dell’1,8%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,4% del totale) sono in flessione del 2,4%, quelle agricole (7,2% del totale) si sono ridotte dell’1,5%. Si segnala la dinamica positiva dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,4% sul totale, +1,6% la dinamica annua), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,6%, +2,6% la variazione) e “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,3%, +2,0% la dinamica). In flessione le imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-2,9%), che costituiscono il 2,8% del totale.

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (52,2% sul totale), seguite dalle società di persone (24,9%); le società di capitale (21,1%) risultano l’unica forma giuridica in aumento (+4,2%).

Al 31 marzo 2020 le imprese artigiane attive sono 9.453 (il 27,9% del totale di quelle attive), in calo dell’1,0% rispetto al medesimo periodo del 2019.

 

 

Fonte: Infocamere Movimprese-Stock View

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Il fascicolo completo è disponibile nel sito della Camera della Romagna, nella rispettiva sezione di Informazione economica

Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna.camcom.it

 

[Comunicato Stampa n 19 del 21 aprile 2020]