Comunicato stampa

Demografia delle imprese: i dati del 2022

I dati 2022 per l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano imprenditorialità maggiormente diffusa, rispetto al contesto regionale e nazionale. Il saldo delle imprese registrate è risultato positivo, ma più contenuto rispetto a quello del 2021 e nel corso dell’anno le cessazioni di imprese sono aumentate. Crescono le imprese attive nel settore delle Costruzioni, nelle Attività immobiliari e nei Servizi alle imprese; stabilità per il Manifatturiero, i servizi di ICT e i servizi alla persona, mentre Commercio, Agricoltura, Alloggio e ristorazione e Trasporti sono in ridimensionamento. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. In crescita le localizzazioni attive.


“I dati del 2022 mostrano un saldo positivo delle imprese registrate, anche se rispetto al 2021 sono aumentate le cessazioni e c'è stata una contrazione delle iscrizioni. I dati quindi, sono positivi, ma ancora inferiori al dato medio degli anni pre-pandemia (2017-2019).Tenendo conto, inoltre, dell'aumento del numero delle imprese indotto dall'ampliamento del territorio amministrativo della Camera della Romagna, con l'inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, le incognite aumentano e rendono oltremodo difficoltoso identificare una tendenza certa. Pesano anche le incognite relative a crisi energetica, previsioni economiche, inflazione e tassi di interesse – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Sottolineo, però, che la Romagna è da sempre caratterizzata da un’imprenditorialità altamente diffusa, che ha resistito - seppure con fatica - alle crisi, del 2007-2008 prima e della pandemia poi. Inoltre, la tendenza alla crescita delle società di capitale rispetto alle altre forme meno strutturate è un evento positivo, per la maggiore solidità e capacità finanziaria che queste società denotano. Ora è importante lavorare anche per sostenere la natalità di nuove imprese e per consolidare quelle esistenti”.

Sistema imprenditoriale: Romagna - Forlì-Cesena e Rimini

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 dicembre 2022 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.501 imprese registrate (sedi), di cui 71.657 attive.

L’imprenditorialità si conferma diffusa: 98 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale).

Nel corso dell’intero 2022, nelle due province, si sono verificate 4.569 iscrizioni e 4.134 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 435 unità (nel 2021 fu pari a +757 unità); il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,54%, in linea con il trend regionale (+0,57%) ma inferiore a quello nazionale (+0,80%). La consistenza del saldo di cui sopra dipende anche dall’inclusione delle imprese dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); il saldo al netto di tale componente esogena sarebbe stato, in ogni modo, positivo e pari a 138 unità.

Rispetto al 2021 (e al netto degli effetti dimensionali indotti dalle modificazioni territoriali di cui sopra), il dato delle iscrizioni risulta diminuito del 3,6%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 12,6%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 5,7% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 13,2%.

Nel confronto tendenziale con il 31/12/2021 si riscontra una crescita delle imprese attive pari al +0,6%, superiore (e in controtendenza) alla dinamica regionale (-0,8%) e nazionale (-0,7%). Tale variazione è comprensiva anche del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; la crescita delle imprese attive al netto di tale componente esogena sarebbe stata pari al +0,2%.

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,8% sul totale delle imprese attive), -1,0% in termini tendenziali; Costruzioni (15,6%), in aumento del 3,6%; Agricoltura (12,0%), in flessione dello 0,8%; Alloggio e ristorazione (10,4%), in flessione dello 0,7%. L’industria Manifatturiera (8,3% la sua incidenza) è sostanzialmente stabile (+0,1%), mentre le Attività immobiliari (8,2%) si confermano in espansione (+1,8%).

Si segnala, inoltre, la dinamica positiva dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6%, +0,6% la dinamica tendenziale), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, con una crescita del 4,1%) e del comparto dei servizi di supporto alle imprese (tra cui noli e agenzie di viaggio), con incidenza del 3,1% e dinamica del +2,7%. Si confermano in flessione dell’1,2%, invece, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” che incidono per il 3,0% del totale provinciale.

In crescita le Attività finanziarie (+1,7%); stabilità per i Servizi di ICT (+0,3%) e per gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,3% la dinamica, 3,0% l’incidenza).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,2%) risulta costituita come ditta individuale, stabile rispetto al medesimo periodo del 2021; seguono le società di persone (22,0%), in flessione dell’1,1% e le società di capitale (21,6%), in aumento del 4,2%.

Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 100.741, di cui 90.327 quelle attive (+1,0% rispetto al medesimo periodo del 2021).

Sistema imprenditoriale: focus provincia di Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2022, in provincia di Forlì-Cesena risultano 41.334 imprese registrate, delle quali 36.503 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale).

Nel corso del 2022 sono state rilevate 2.030 iscrizioni e 2.072 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 42 unità (nel 2021 fu pari a +170).

Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,10%, inferiore al dato regionale (+0,57%) e nazionale (+0,80%).

Rispetto al 2021, il dato delle iscrizioni risulta diminuito dell’1,6%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 9,5%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 3,7% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 12,5%.

Nel confronto con il medesimo periodo del 2021, si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese attive, mentre a livello regionale e nazionale il trend è negativo (rispettivamente -0,8% e -0,7%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune significative differenze a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Forlì (0,0%), Comune di Forlì (+0,2%); comprensorio di Cesena (-0,1%), Comune di Cesena (-0,4%); Comuni marittimi (+0,5%, comprende Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone, pari al 18,4% delle imprese attive in provincia), territori delle Vallate (-0,8%, pari al 18,6% del totale), area del Basso Rubicone (+1,3%, pari al 14,2% delle imprese provinciali), territori collinari (-0,9%, pari al 14,9% delle imprese provinciali).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,2% sul totale) con una flessione dell’1,3% delle imprese attive rispetto al 2021; Agricoltura (incidenza 16,8%, -2,0% la dinamica); le Costruzioni (incidenza del 16,0%, +2,8% la dinamica tendenziale) e il Manifatturiero (incidenza pari al 9,4%, stabile); le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale), in flessione dell’1,9%. In crescita le Attività immobiliari (+1,3%), che costituiscono il 6,7% del totale delle imprese attive.

Crescono le imprese attive nel comparto delle “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,9% sul totale, +0,5% la dinamica tendenziale), le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,8%) e i Servizi di supporto alle imprese (incidenza 2,8%) rispettivamente del 2,7% e del 3,0%, le Attività finanziarie e assicurative (+0,9%) che presentano una incidenza del 2,2%. Stabili gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,2% la dinamica, 2,6% l’incidenza), mentre risulta in flessione (-1,5%) la dinamica imprenditoriale dei settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,3% l’incidenza) e il comparto dell’ICT (-0,7%, 1,8% l’incidenza).

Per quanto riguarda la natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (56,7% sul totale), in flessione dello 0,6% rispetto al 2021; seguono le società di persone (20,5% l’incidenza), in flessione dell’1,9%. Le società di capitale (20,3% del totale delle imprese attive) risultano, invece, in aumento (+3,8%), un trend consolidato da diversi trimestri e che trova riscontro anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna +2,3%, Italia +2,8%).

Al 31/12/2022 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.580 delle quali 45.485 attive (+0,4% rispetto al 31/12/2021).

Sistema imprenditoriale: focus provincia di Rimini

Al 31 dicembre 2022, in provincia di Rimini si contano 40.167 imprese registrate, delle quali 35.154 attive L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 104 imprese attive ogni 1.000 residenti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale).

Nel corso del 2022 si sono verificate 2.539 iscrizioni e 2.062 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 477 unità (nel 2021 il saldo +577 unità); +1,20% è dunque il tasso di crescita annuale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (+0,57%) e nazionale (+0,80%). La consistenza del saldo di cui sopra dipende anche dall’inclusione delle imprese dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); il saldo al netto di tale componente esogena sarebbe stato, in ogni modo positivo e pari a 180 unità.

Rispetto al 2021 (e al netto degli effetti dimensionali indotti dalle modificazioni territoriali di cui sopra), il dato delle iscrizioni risulta diminuito del 5,2%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 15,8%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 7,5% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 13,8%.

Nel confronto con il medesimo periodo del 2021 si riscontra una crescita delle imprese attive (+1,3%), valore superiore (e in controtendenza) al dato regionale (-0,8%) e nazionale (-0,7%). Tale variazione è comprensiva del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe stata pari al +0,5%.

La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (+0,8%, dove si concentra il 43,5% delle imprese attive in provincia); comuni marittimi (+0,5%, che coprono il 72,8% delle imprese provinciali); Vallate (Valmarecchia e Valconca) +5,1%, pari al 18,7% delle imprese totali (per tali territori va considerato anche l’effetto esogeno del conteggio dei due nuovi Comuni di cui si parlava in precedenza, N.d.R.); Area del Basso Conca (-0,4%, pari al 13,1% delle imprese attive totali della provincia).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (24,5% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione dello 0,7%, le Costruzioni (15,1%) in aumento del 4,5%; Alloggio e ristorazione (13,5%), stabile rispetto alla medesima data del 2021; le Attività immobiliari (9,8%) in crescita del 2,2%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,2% del totale) sono cresciute dello 0,4%, quelle agricole (7,0% del totale, +2,2%).

In crescita anche il comparto delle “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,3% sul totale, +0,8% la dinamica annua), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, +5,6% la variazione), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,5%, +2,4% la dinamica), i Servizi di ICT (2,3% l’incidenza, +1,3% la dinamica tendenziale), le Attività finanziarie (2,1%, +2,7%) e gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,3% la dinamica, 3,4% l’incidenza). Si conferma, infine, la flessione, anche per il 2022, delle imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-1,0%), che costituiscono il 2,6% del totale.

Con riferimento alla natura giuridica, le imprese individuali sono maggioritarie (51,5% sul totale) e in aumento dello 0,7%; seguono le società di persone (23,7%), sostanzialmente stabili rispetto ai 12 mesi precedenti e le società di capitale (23,0%), in espansione (+4,7%), analogamente a quanto avviene negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna +2,3%, Italia +2,8%).

Al 31/12/2022 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.161 delle quali 44.842 attive (+1,7% rispetto al medesimo periodo del 2021).

Fonte: Infocamere (Movimprese e Stock View)

Elaborazione: Ufficio Informazione Economica - Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Il fascicolo completo è disponibile nel sito della Camera della Romagna, nella rispettiva sezione di Informazione economica

Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna.camcom.it

 

[Comunicato Stampa n. 9 del 1 febbraio 2022]