I Numeri del Territorio - importanti strumenti informativi a supporto della governance locale
Aggiornato con i dati 2020, il Sistema informativo annuale “I Numeri del Territorio” è disponibile on line e gratuitamente; un prezioso patrimonio di dati, articolato in 95 Report su base anche comunale, indispensabile per un’analisi dinamica e strutturata nell’ottica di benchmarking a partire dalle dimensioni maggiormente significative: demografia, ricchezza e imprenditorialità. La Camera di commercio della Romagna, nell’ambito della linea strategica dedicata all’ “Informazione economica”, presidia, aggiorna e innova continuamente il patrimonio informativo del territorio.
I Numeri del Territorio” è un Sistema informativo implementato dalla Camera di commercio della Romagna articolato in una serie di report di analisi che integrano in sé le principali dimensioni di indagine economica e sociale (demografia, ricchezza e imprenditorialità), con un'esposizione dei risultati in chiave strutturale, tendenziale e di benchmarking.
Il territorio di riferimento è quello della Camera della Romagna (provincia di Forlì-Cesena e provincia di Rimini) e comprende i comuni, le aggregazioni territoriali rilevanti (ad esempio le vallate e le zone altimetriche) e le aggregazioni amministrative (unioni dei comuni e GAL).
Nell’attuale edizione sono presenti le sezioni della demografia (fonte: ISTAT), della ricchezza (fonte: Ministero Economia e Finanze) e delle imprese (fonte Infocamere StockView). I report sono liberamente consultabili e scaricabili nell’area dedicata del sito della Camera di commercio della Romagna (www.romagna.camcom.it).
“Per affrontare la complessità e l’incertezza che caratterizzano lo scenario attuale servono strumenti informativi completi, articolati e dinamici, sugli aspetti strategici, fra i quali è fondamentale quello territoriale. Disporre di tali dati, in un'ottica di benchmarking, offre agli amministratori una conoscenza delle dinamiche locali, utile per la governance e per dare a cittadini/utenti strumenti concreti per una partecipazione costruttiva - commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. “I numeri del territorio” sono una parte importante dell’offerta informativa che la Camera di commercio della Romagna, attraverso l'Osservatorio economico, rende sistematicamente e liberamente accessibile a tutti, sul proprio sito istituzionale: Istituzioni, Amministratori locali, Università, Associazioni di categoria, cittadini. Si tratta di un patrimonio informativo che avvicina concretamente "il dato" al livello reale di governo dei meccanismi di sviluppo e coesione, meccanismi indispensabili alla realizzazione dei progetti mirati ad innalzare la qualità della vita e dei servizi dei nostri territori.
Provincia di Forlì-Cesena: alcuni elementi dell’analisi territoriale
L’analisi del territorio della provincia di Forlì-Cesena si compone di 57 report (30 comuni, 26 aggregazioni territoriali e 1 provinciale). I principali elementi che emergono da una lettura comparata dei report possono essere declinati e riassunti come segue.
Sotto l’aspetto demografico, al 31/12/2020 risultano 393.556 residenti in provincia (-0,26% rispetto al 2015). La popolazione residente si concentra prevalentemente nei comuni di Forlì (per il 29,9% del totale), Cesena (24,7%) e Cesenatico (6,6%). Il comprensorio di Cesena risulta essere quello più popoloso (209.214 residenti pari al 53,2% del totale provinciale), con una densità demografica pari a 187 abitanti per km quadrato (la media provinciale è pari a 165 ab/kmq) e con una crescita della popolazione pari al +0,45% nel medio periodo (2020-2015). La densità demografica maggiore si conferma nel Comune di Gambettola (1.374 abitanti per km quadrato), quella minore a Premilcuore (7 ab/kmq). In generale, l’81,8% dei residenti in provincia è concentrato in pianura (densità pari a 466), dove negli ultimi 5 anni la popolazione è aumentata dello 0,30%; in collina (dove si concentra il 14,9% della popolazione residente totale) la densità demografica è pari a 57 ab/kmq e la popolazione si è ridotta del 2,26% dal 2015; in montagna, invece, si riscontra il 3,3% dei residenti totali (densità pari a 20 ab/kmq), prevalentemente anziani, con un indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni e il numero dei giovani fino ai 14 anni) pari a 257, contro il dato medio provinciale di 194,0) e in flessione del 4,86% nel medio periodo. Tra tutte le aggregazioni territoriali della provincia di Forlì-Cesena, la Valle del Basso Rubicone presenta la più elevata densità demografica (664 abitanti per km quadrato) e raccoglie il 14,5% dei residenti totali.
La media provinciale di incidenza di stranieri residenti è del 11,0% sul totale dei residenti e il Comune di Galeata si conferma quello con la maggiore incidenza, 19,1%, nonostante nell’anno in esame si sia registrato un tasso migratorio netto (saldo migratorio per 1.000 abitanti, comprende il movimento migratorio di stranieri e di italiani da altri comuni e dall’estero, N.d.R.) negativo (-8,4). Tra le aggregazioni territoriali, la presenza di cittadini non italiani residenti è maggiore della media provinciale per quanto riguarda la Valle del Bidente (14,0%) e l’area del Basso Rubicone (13,2%), territori peraltro caratterizzati da un tasso migratorio netto (indicatore di attrattività) positivo e in linea con la media provinciale (5,3). Attrattività demografica superiore alla media si riscontra, invece, nella Valle del Montone (10,7 il tasso migratorio netto), nella Valle dell’Uso-Rubicone (7,6) e nella Vallata del Rabbi (7,7), ma anche nei comuni marittimi (Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone) e nei grandi centri (Forlì e Cesena). Le aree collinari e montane, invece, confermano il loro spopolamento derivante, oltre che dal negativo saldo naturale (differenza tra nati e deceduti) - peraltro comune a tutti i territori - dalla prevalenza di movimenti migratori in uscita.
Per quanto riguarda la dimensione della ricchezza prodotta, il reddito medio lordo IRPEF per contribuente (relativo al 2019 da dichiarazioni fiscali del 2020 N.d.R.) più elevato si riscontra nei comuni di Cesena (22.605 euro) e di Forlì (22.578 euro), mentre il valore più ridotto si registra a Portico San Benedetto (16.371 euro) e Borghi (16.837 euro). Superiore al dato medio provinciale (pari a 21.248 euro) il reddito medio per contribuente dichiarato nel comprensorio forlivese (21.808 euro) e nell’Unione dei comuni della Valle del Savio (22.034 euro). Inferiore alla media provinciale, invece, nel comprensorio di Cesena (20.750 euro) nei territori delle Vallate (19.536 euro), nei comuni collinari (19.614 euro) e in quelli montani (18.915 euro).
Infine, con riferimento alle imprese attive, al 31/12/2020 la densità imprenditoriale (imprese attive ogni 1.000 abitanti) media provinciale è pari a 92. La densità imprenditoriale maggiore si riscontra nel Comune di Verghereto, con 127 imprese ogni mille abitanti, mentre quella minore si registra a Forlimpopoli e Borghi, entrambi con 75 imprese ogni mille abitanti. A livello di comprensori, si nota una maggiore imprenditorialità in quello di Cesena con 96 imprese attive ogni mille abitanti, rispetto a quello di Forlì, con 88 imprese attive ogni mille abitanti. Fra le altre aggregazioni, l’imprenditorialità è particolarmente elevata nella Valle del Savio (108) e nella Valle del Montone (96).
Negli ultimi cinque anni, la numerosità delle imprese attive provinciali è scesa del 4,0%; il medesimo dato si riscontra per i Comprensori di Forlì e di Cesena. In pianura (dove si concentra l’81,0% delle attività economiche provinciali) il calo è stato del 3,7%. La flessione delle imprese nel medio periodo è stata maggiore in montagna (-5,9%), nelle aree collinari (-5,5%) e, in generale, nelle vallate (-6,5% Valle del Bidente, -6,4% Valle del Savio, -4,4% Valle dell’Uso-Rubicone). Nei Grandi Centri, dove si concentra il 53,3% delle imprese attive provinciali, il calo è stato pari al 3,7% negli ultimi 5 anni.
Provincia di Rimini: alcuni elementi dell’analisi territoriale
L’analisi del territorio della provincia di Rimini si compone di 38 report (25 comuni, 12 aggregazioni territoriali e 1 provinciale). I principali elementi che emergono da una lettura comparata dei report possono essere declinati e riassunti come segue.
Sotto l’aspetto demografico, al 31/12/2020, la popolazione residente si concentra prevalentemente nel Comune di Rimini (per il 44,3% del totale) e a Riccione (10,3%). La densità media provinciale è pari a 388 abitanti per km quadrato. La demografica maggiore si riscontra nel Comune di Cattolica con 2.710 ab/kmq, mentre quella minore si registra a Casteldelci con 8 ab/kmq. La densità demografica nel Comune di Rimini è pari a 1.095 ab/kmq e a Riccione è pari a 1.978ab/kmq. I residenti in provincia risultano stabili negli ultimi 5 anni; in generale, il 69,5% dei residenti è localizzato nei comuni marittimi (Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini), con una densità pari a 1.165 abitanti per km quadrato e popolazione in aumento dello 0,3% dal 2015. La maggioranza della popolazione (il 78,9% pari a 264.705 unità) è residente in pianura, con una densità pari a 993 ab/kmq e popolazione in crescita dello 0,3% dal 2015. In montagna, invece, si riscontra lo 0,9% dei residenti totali, con una densità pari a 25 ab/kmq, prevalentemente anziani e in flessione del 7,8% nel medio periodo.
La media provinciale di incidenza di stranieri residenti è pari al 10,5% del totale dei residenti e il Comune di Rimini si conferma il territorio con l’incidenza maggiore (12,8%). Seguono i comuni di Bellaria-Igea Marina (11,7%) e Cattolica (11,3%). Sostanzialmente, la presenza relativa di cittadini stranieri residenti è rilevante nei comuni marittimi (11,8%), mentre nei territori montani appare assai contenuta (3,8%).
Nel 2020, anche a seguito degli effetti della pandemia Covid-19 e delle restrizioni da essa derivanti, si è verificata una modificazione dell’attrattività dei territori in esame, la cui temporaneità o meno sarà da accertare nelle analisi dei prossimi anni: il tasso migratorio netto (saldo migratorio per 1.000 abitanti, che comprende il movimento migratorio di stranieri e di italiani da altri comuni e dall’estero, N.d.R.) appare, infatti, positivo e superiore al dato medio provinciale, pari a 4,4 immigrati netti per 1.000 abitanti. In Valconca il tasso migratorio è di 6,9 e nell’Area del Basso Conca, che comprende i comuni di Cattolica, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano, è di 6,7. Nei territori della collina il tasso migratorio è pari a 6,4 e in Valmarecchia è 5,5, mentre è più contenuto nei comuni di Rimini, pari a 3,5 e Riccione, 2, in generale nei comuni marittimi e più in generale in pianura, in entrambi i casi pari a 3,9.
Per quanto riguarda la dimensione della ricchezza prodotta, il reddito medio lordo IRPEF per contribuente (relativo al 2019 da dichiarazioni fiscali del 2020 N.d.R.) più elevato si riscontra nel Comune di Rimini (20.332 euro), mentre quello più basso a Casteldelci (13.705 euro). Inferiori al dato medio provinciale (pari a 19.611 euro) i redditi dichiarati in Valconca (18.026 euro), Valmarecchia (18.163 euro) e, più in generale, nei comuni collinari (18.220) e montani (16.247 euro). I redditi medi per contribuente superiori alla media provinciale sono stati dichiarati, invece, nei comuni marittimi (19.990 euro) e, in generale, in pianura (19.991 euro).
Per quanto riguarda le imprese attive, al 31/12/2020 la densità imprenditoriale (imprese attive ogni 1.000 abitanti) media provinciale è pari a 102. La densità maggiore si riscontra nel Comune di Casteldelci con 157 imprese ogni mille abitanti, mentre la densità minore si registra nel Comune di Montescudo-Monte Colombo, con 65 imprese ogni mille abitanti. Il 73,3% delle imprese attive (pari a 24.984 unità) ha sede nei comuni marittimi, con una densità pari a 107 imprese ogni mille abitanti. A livello di aggregazioni territoriali, l’Area del Basso Conca risulta quella con maggiore imprenditorialità, con 115 imprese attive ogni mille abitanti, mentre la Valconca e la Valmarecchia sono i territori con imprenditorialità più contenuta con, rispettivamente, 83 e 87 imprese ogni mille abitanti.
Negli ultimi 5 anni, la numerosità delle imprese attive provinciali è scesa dello 0,7%. La flessione è stata maggiore in montagna dove si è registrato un -7,5% e in collina, con -3,4%. Sostanzialmente stabile la pianura, con un -0,1%, dove si concentra l’82,0% delle imprese attive provinciali. In flessione nel medio periodo anche le imprese nei comuni di cintura (Bellaria-Igea Marina, Coriano, Riccione, Santarcangelo di Romagna), con una flessione pari a -1,2%, mentre risultano stabili le attività economiche nei comuni marittimi e, in particolare, nel Comune di Rimini, dove si registra un -0,2% e dove si concentra il 43,7% delle imprese attive in provincia.
Fonte: Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini “I Numeri del Territorio”
Elaborazione: Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini e Azienda speciale CISE
I report del territorio provinciale di Forlì-Cesena e di Rimini sono disponibili sul sito della Camera della Romagna nella sezione “I Numeri del Territorio”
Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna.camcom.it
[Comunicato n.100 del 11 novembre 2021]