Il credito e il risparmio nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Nel terzo trimestre 2021, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, si registra un rallentamento del credito complessivo: nello specifico, aumenta nella provincia di Forlì-Cesena mentre risulta sostanzialmente stabile in quella di Rimini. A sospingere la crescita nella provincia forlivese sono sia le imprese sia le famiglie, mentre la stabilità nella provincia riminese è determinata dalla diminuzione dei prestiti alle imprese e dall’incremento di quelli alle famiglie. Ciò è dovuto, principalmente, alla minore domanda di credito assistito da garanzie pubbliche. Migliora, in tale contesto, la qualità del credito, con una riduzione del tasso di deterioramento. Continua ad aumentare, invece, il risparmio finanziario, grazie all’incremento sia dei depositi sia dei titoli a custodia.
Gli ultimi dati riferiti al contesto internazionale (tratti dal Bollettino economico ottobre 2021 - Banca d’Italia) confermano un’economia in ripresa, seppure con incertezze connesse con l'andamento delle campagne di vaccinazione e con la diffusione di nuove varianti del virus. Nell'area Euro la crescita continua a essere robusta, affiancata da un rialzo significativo dell'inflazione, riconducibile ai rincari energetici e a fattori temporanei. Il Consiglio direttivo della BCE ha confermato l'orientamento fortemente espansivo della politica monetaria, ritenendo che il mantenimento di condizioni di finanziamento favorevoli sia indispensabile per sostenere la ripresa. In Italia la crescita risulta superiore alle attese, in termini di PIL, sostenuta dalla produzione industriale; l'estensione della copertura vaccinale, da un lato, e l'incremento della mobilità, dall’altro, hanno reso possibile la ripresa dei consumi da parte delle famiglie e degli investimenti da parte delle imprese. Anche nel nostro Paese si assiste ad una crescita dell’inflazione, sospinta dalla crescita marcata dei prezzi dei beni energetici. Riguardo alle dinamiche del credito, nel corso dell'estate si è ridotta la crescita dei prestiti alle imprese, a seguito delle più contenute richieste di finanziamento; su tale minore domanda hanno influito sia l'abbondante liquidità accumulata sia il miglioramento della situazione economica. Nel complesso, le condizioni di offerta del credito rimangono distese.
I temi del credito e del risparmio sono monitorati attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili; l’analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati, mentre per approfondimenti più completi si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d’Italia.
Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Forlì-Cesena
In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 30/09/2021 i prestiti totali ammontano a 11.387 milioni di euro (8,4% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 60,3% alle imprese, 35,8% alle famiglie e 3,9% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro).
Rispetto al 30 settembre 2020 si rileva un incremento dell’1,6% dei prestiti concessi (+2,0% a livello regionale); nel dettaglio, aumentano i prestiti alle imprese dell’1,1%, grazie alla variazione positiva di quelli alle medio-grandi (+1,8%) mentre calano quelli alle imprese piccole (-1,5%). In crescita anche i prestiti verso le famiglie del 4,2%, con una variazione annua che risulta essere la più alta dall’inizio della fase emergenziale. Riguardo ai prestiti alle imprese, si registra un incremento sostanziale verso il macrosettore dei servizi (+7,3%) e, contestualmente, una diminuzione verso il manifatturiero (-2,4%) e le costruzioni (-5,6%).
In calo il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,1% nel terzo trimestre 2021, rispetto al 2,1% fatto segnare nel terzo trimestre 2020.
Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 30/09/21 l’ammontare risulta di 18.986 milioni di euro (7,4% dell’Emilia-Romagna): il 65,5% è costituito dai depositi bancari, il restante 34,5% dai titoli a custodia.
Rispetto al 30 settembre 2020 si riscontra una crescita del risparmio totale, pari a +6,9% (+8,0% a livello regionale), dovuta all’aumento sia dei depositi (+8,5%) sia degli investimenti in titoli (+4,2%); quest’ultimi si contraddistinguono per la variazione positiva di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 54,4% dei titoli in portafoglio (+7,2% annuo), a cui si contrappone quella decisamente negativa degli investimenti in titoli di Stato (-9,0%).
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, in un periodo di tempo che copre quasi un anno e mezzo, è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute; queste, fino al 28 febbraio 2021, grazie al Decreto Liquidità hanno riguardato una platea più ampia di imprese (tutte quelle con meno di 500 addetti), mentre, dal 1° marzo 2021, su disposizioni dettate dalla Legge di Bilancio 2021, riguardano le PMI nel senso stretto del termine (quindi, le imprese con meno di 250 addetti).
Ciò detto, tra il 20 marzo 2020 e il 10 novembre 2021, nella provincia di Forlì-Cesena sono state registrate 21.300 operazioni di finanziamento (9,0% del totale regionale), di cui il 43,7% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.956 milioni di euro (92mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, nel periodo considerato, sono state pari a 58 ogni 100 imprese attive (59 in Emilia-Romagna, 48 in Italia).
In termini di raffronto annuo, le domande complessive pervenute nell’anno 2020 sono state 13.349, con un incremento, rispetto al 2019 (969 domande), del 1.277,6%.
Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Rimini
In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Rimini, al 30/09/2021 i prestiti totali ammontano a 8.901 milioni di euro (6,6% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 59,1% alle imprese, 36,8% alle famiglie e 4,1% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro).
Rispetto al 30 settembre 2020 si rileva una sostanziale stabilità dei prestiti concessi (-0,2%, +2,0% a livello regionale); nel dettaglio, si registra un calo dei prestiti alle imprese dell’1,9% (-1,9% alle medio-grandi, -1,7% alle piccole) a cui si contrappone la crescita di quelli alle famiglie, pari al 3,6%, con una variazione annua che risulta essere la più alta dall’inizio della fase emergenziale. Riguardo ai prestiti alle imprese, si evidenzia la diminuzione verso il manifatturiero (-2,2%) e il macrosettore dei servizi (-2,8%) e, contestualmente, un lieve incremento verso le costruzioni (+0,5%).
In calo il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,2% nel terzo trimestre 2021, rispetto all’1,8% fatto segnare nel terzo trimestre 2020.
Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 30/09/21 l’ammontare risulta di 16.386 milioni di euro (6,4% dell’Emilia-Romagna): il 70,2% è costituito dai depositi bancari, il restante 29,8% dai titoli a custodia.
Rispetto al 30 settembre 2020 si riscontra una decisa crescita del risparmio totale, pari a +9,9% (+8,0% a livello regionale), dovuta all’aumento sia dei depositi (+10,5%) sia degli investimenti in titoli (+8,6%); quest’ultimi si contraddistinguono per il sensibile incremento di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 54,8% dei titoli in portafoglio (+19,7% annuo), a cui si contrappone il risoluto decremento degli investimenti in titoli di Stato (-10,3%).
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, in un periodo di tempo che copre quasi un anno e mezzo, è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute; queste, fino al 28 febbraio 2021, grazie al Decreto Liquidità hanno riguardato una platea più ampia di imprese (tutte quelle con meno di 500 addetti), mentre, dal 1° marzo 2021, su disposizioni dettate dalla Legge di Bilancio 2021, riguardano le PMI nel senso stretto del termine (quindi, le imprese con meno di 250 addetti).
Ciò detto, tra il 20 marzo 2020 e il 10 novembre 2021, nella provincia di Rimini sono state registrate 20.478 operazioni di finanziamento (8,6% del totale regionale), di cui il 47,7% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.407 milioni di euro (69mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, nel periodo considerato, sono state pari a 59 ogni 100 imprese attive (59 anche in Emilia-Romagna, 48 in Italia).
In termini di raffronto annuo, le domande complessive pervenute nell’anno 2020 sono state 13.133, con un incremento, rispetto al 2019 (640 domande), del 1.952,0%.
Fonte: Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna) – MISE (Ministero dello Sviluppo Economico)
Elaborazione: Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a cura dell’Ufficio Informazione Economica
Osservatorio economico: https://www.romagna.camcom.it/ informazione-economico- statistica/osservatorio- congiunturale/index.htm?ID_D= 294
Rapporto economia: https://www.romagna.camcom.it/ informazione-economico- statistica/rapporto- sulleconomia/index.htm?ID_D= 268
Il comunicato è disponibile nel sito della Camera di commercio della Romagna, sezione Informazione Economica
Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna.camcom.it
[Comunicato n.103 del 18 novembre 2021]