Comunicato stampa

Il settore alloggio e ristorazione nell’aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al settore alloggio e ristorazione nel territorio Romagna e nelle sue province (Forlì-Cesena e Rimini) è dedicato il sesto di una serie di approfondimenti settoriali e tematici dell’economia del territorio, con l’analisi delle dimensioni strutturali e delle dinamiche tendenziali.

 

Prosegue l’attività di osservatorio economico territoriale della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini dopo le presentazioni del “Rapporto sull’Economia 2018 e scenari” dello scorso marzo. Il sesto approfondimento analizza le dimensioni strutturali e le dinamiche tendenziali del settore alloggio e ristorazione dell’aggregato Romagna – Forlì- Cesena e Rimini, con focus dedicati alle singole realtà provinciali.

Alloggio e Ristorazione nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini)

Nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), al 31/12/2018, si contano 7.463 imprese attive dell’alloggio e ristorazione, pari al 10,5% del totale (7,5% in Emilia-Romagna e 7,6% in Italia), sostanzialmente stabili (+0,2%) rispetto al 31/12/2017 (+0,3% a livello regionale e +1,2% a livello nazionale); la “ristorazione” (65,5% delle imprese attive del settore) risulta stabile mentre l’”alloggio” (34,5%) è in lieve aumento (+0,6%). Gli addetti al settore alloggio e ristorazione rappresentano il 19,1% del totale degli addetti; in Romagna, inoltre, si concentra ben il 31,5% degli addetti regionali del settore.

Il movimento turistico 2018 (provvisorio) vede risultati positivi, sia sul fronte degli arrivi (4.853.360 unità, +2,5% annuo) che sul versante delle presenze (21.669.542 unità, +1,6%), con un incremento dei flussi turistici nazionali ed esteri; stabile, invece, rispetto al 2017, la permanenza media (4,5 giorni).

L’analisi congiunturale, elaborata da Unioncamere Emilia-Romagna rileva, nel 2018, una diminuzione del volume d’affari del settore nel suo complesso, rispetto al 2017, dell’1,2%; ciò anche a causa dei prezzi bassi applicati, in particolare, nella ricettività. 

Alloggio e Ristorazione in provincia di Forlì-Cesena

In provincia di Forlì-Cesena, al 31/12/2018, si contano 2.759 imprese attive dell’alloggio e ristorazione, pari al 7,5% del totale (7,5% in Emilia-Romagna e 7,6% in Italia), sostanzialmente stabili (-0,2%) rispetto al 31/12/2017 (+0,3% a livello regionale e +1,2% a livello nazionale); la “ristorazione” (81,7% delle imprese attive del settore) risulta in diminuzione (-0,8%) mentre l’”alloggio” (18,3%) è in aumento (+2,4%). Il 67,9% delle strutture ricettive è complementare (46,6% di alloggi in affitto), il 32,1% alberghiero (30,8% di alberghi); gli indicatori della ricettività mostrano buoni risultati riguardo al tasso di ricettività (15,2%), alla dimensione media (37 letti per esercizio) e all'indice di utilizzazione alberghiera (59,9%), con performance migliori rispetto alle medie regionali e nazionali.

Gli addetti al settore alloggio e ristorazione rappresentano il 10,9% del totale degli addetti; in provincia, inoltre, si concentra il 9,3% degli addetti regionali del settore.

Il movimento turistico 2018 (provvisorio) vede risultati positivi;  rispetto al 2017 si registra, infatti, un +0,8% degli arrivi (1.141.497 unità) ed un +2,3% delle presenze (5.481.257 unità). La clientela nazionale (83,8% degli arrivi e 80,7% delle presenze) ha avuto, rispetto a quella estera, incrementi superiori in termini di arrivi e inferiori riguardo alle presenze: +1,0% per gli arrivi italiani e -0,1% per gli arrivi esteri, +2,2% per le presenze italiane e +2,7% per le presenze estere.

La permanenza media è risultata pari a 4,8 giorni (4,7 giorni nel 2017): 4,6 giorni per i turisti italiani e 5,7 giorni per gli stranieri.

La regione che offre il maggior contributo in termini di presenze italiane è la Lombardia (30,7% sul totale nazionale) alla quale seguono Emilia-Romagna (29,5%) e Piemonte (8,0%); il Paese che fa segnare le più alte presenze straniere è la Germania (31,0% sul totale estero), seguito da Svizzera (12,4%) e Francia (8,4%).

L’analisi congiunturale, elaborata da Unioncamere Emilia-Romagna rileva, nel 2018, una diminuzione del volume d’affari del settore nel suo complesso, rispetto al 2017, dello 0,7%; ciò anche a causa dei prezzi bassi applicati, in particolare, nella ricettività. 

Alloggio e Ristorazione in provincia di Rimini

In provincia di Rimini, al 31/12/2018, si contano 4.704 imprese attive dell’alloggio e ristorazione, pari al 13,7% del totale (7,5% in Emilia-Romagna e 7,6% in Italia), in lieve incremento (+0,4%) rispetto al 31/12/2017 (+0,3% a livello regionale e +1,2% a livello nazionale); la “ristorazione” (56,0% delle imprese attive del settore) risulta in aumento (+0,7%) mentre l’”alloggio” (44,0%) è stabile (+0,1%). Il 57,1% delle strutture ricettive è alberghiero (52,7% di alberghi), il 42,9% complementare (35,2% di alloggi in affitto); gli indicatori della ricettività mostrano ottimi risultati riguardo al tasso di ricettività (51,9%), alla dimensione media (45 letti per esercizio) e all'indice di utilizzazione alberghiera (60,4%), con performance migliori rispetto alle medie regionali e nazionali.

Gli addetti al settore alloggio e ristorazione rappresentano il 28,0% del totale degli addetti; in provincia, inoltre, si concentra ben il 22,2% degli addetti regionali del settore.

Il movimento turistico 2018 (provvisorio) vede risultati positivi;  rispetto al 2017 si registra, infatti, un +3,0% degli arrivi (3.711.863 unità) ed un +1,4% delle presenze (16.188.285 unità). La clientela nazionale (79,6% degli arrivi e 76,4% delle presenze) ha avuto, rispetto a quella estera, incrementi superiori sia in termini di arrivi che di presenze: +3,3% per gli arrivi italiani e +2,0% per gli arrivi esteri, +1,7% per le presenze italiane e +0,5% per le presenze estere.

La permanenza media è risultata pari a 4,4 giorni (4,4 giorni anche nel 2017): 4,2 giorni per i turisti italiani e 5,1 giorni per gli stranieri.

La regione che offre il maggior contributo in termini di presenze italiane è la Lombardia (37,1% sul totale nazionale) alla quale seguono Emilia-Romagna (15,4%) e Piemonte (10,2%); il Paese che fa segnare le più alte presenze straniere è la Germania (20,7% sul totale estero), seguito da Russia (13,4%) e Svizzera (11,2%).

L’analisi congiunturale, elaborata da Unioncamere Emilia-Romagna rileva, nel 2018, una diminuzione del volume d’affari del settore nel suo complesso, rispetto al 2017, dell’1,4%; ciò anche a causa dei prezzi bassi applicati, in particolare, nella ricettività. 

Legenda indicatori

  • Tasso di ricettività = (posti letto / popolazione) x 100
  • Dimensione media = posti letto / strutture ricettive
  • Indice di utilizzazione alberghiera = presenze / (posti letto x gg. apertura) x 100
  • Permanenza media (gg.) = presenze / arrivi

Elaborazioni: Camera di commercio della Romagna su dati vari

Le fonti dettagliate sono citate e consultabili nelle specifiche sezioni del Rapporto Economia 2018, al quale si rimanda

Per richieste e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna. camcom.it

 

Il Rapporto completo, le sezioni relative ai territori di Forlì-Cesena e Rimini e i materiali delle presentazioni sono pubblicati nel sito della Camera di commercio all’indirizzo: www.romagna.camcom.it

 

[Comunicato Stampa n. 31 del 9 maggio 2019]