Comunicato stampa

Progetto spazi per ricominciare – assegnazione di beni immobili confiscati alla criminalità

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Assegnare alle aziende in difficoltà i beni confiscati alla criminalità organizzata è l’obiettivo del progetto a cui la Camera di commercio ha aderito e che si basa su un accordo di cooperazione tra l'Unione Italiana delle Camere di commercio e Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).

La Camera di commercio della Romagna continua il proprio impegno nelle azioni in materia di legalità, al fine di promuovere la competitività e lo sviluppo del tessuto economico locale e ha pubblicato l’invito alla manifestazione di interesse per l’iniziativa “Spazi per ricominciare”.

L’iniziativa è finalizzata a rendere fruibili alle imprese che ne hanno necessità, a seguito dell’emergenza Covid-19, i beni confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata. L'assegnazione di questi beni è effettuata in comodato d’uso gratuito e in via temporanea per un periodo massimo di due anni.

L’iniziativa nasce dalla sottoscrizione di un accordo, tra l’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e Unioncamere italiana, che ha come finalità la promozione e lo sviluppo di iniziative congiunte per la valorizzazione dei beni e le aziende confiscate e il loro utilizzo per il sostegno all’occupazione e alle attività produttive.

Tra le diverse aree di programma concordate si è deciso di rendere immediatamente operativa l’iniziativa “Spazi per ricominciare”, vista la sua urgenza e l’alto impatto per le imprese in questa fase di emergenziale.

La procedura straordinaria di assegnazione dei beni consente di fare fruire in modo semplice, veloce e diretto gli immobili, sia allo scopo di mantenere livelli più sostenibili di lavoro in presenza, sia per supportare attività di varia natura che sono ostacolate o rese più complesse dall’obbligo del distanziamento fisico e, più in generale, da tutte le difficoltà generate dall’emergenza Covid-19.

Le imprese iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini possono presentare la manifestazione di interesse per l’assegnazione dei beni confiscati, situati su tutto il territorio nazionale.

A seguito dell’esito positivo dell’istruttoria da parte dell’Anbsc, il bene immobile sarà assegnato alla Camera di commercio della Romagna, che lo assegnerà all’impresa che ne ha fatto richiesta.

La lista dei beni immobili assegnabili per il tramite delle Camere di commercio, aggiornata dall’Anbsc, prevede varie tipologie di beni: appartamenti in abitazioni, negozi e botteghe, magazzini e locali di deposito.

La lista degli immobili, unitamente all’Avviso della Manifestazione d’interesse, con il modulo e i requisiti necessari per chiedere l’assegnazione, sono pubblicati sul sito istituzionale della Camera di commercio della Romagna www.romagna.camcom.it.

Per chiarimenti, gli interessati possono scrivere a: trasparenza@romagna.camcom.it

Assegnare alle aziende in difficoltà i beni confiscati alla criminalità organizzata è l’obiettivo del progetto a cui la Camera di commercio ha aderito e che si basa su un accordo di cooperazione tra l'Unione Italiana delle Camere di commercio e Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).

 

La Camera di commercio della Romagna continua il proprio impegno nelle azioni in materia di legalità, al fine di promuovere la competitività e lo sviluppo del tessuto economico locale e ha pubblicato l’invito alla manifestazione di interesse per l’iniziativa “Spazi per ricominciare”.

L’iniziativa è finalizzata a rendere fruibili alle imprese che ne hanno necessità, a seguito dell’emergenza Covid-19, i beni confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata. L'assegnazione di questi beni è effettuata in comodato d’uso gratuito e in via temporanea per un periodo massimo di due anni.

L’iniziativa nasce dalla sottoscrizione di un accordo, tra l’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e Unioncamere italiana, che ha come finalità la promozione e lo sviluppo di iniziative congiunte per la valorizzazione dei beni e le aziende confiscate e il loro utilizzo per il sostegno all’occupazione e alle attività produttive.

Tra le diverse aree di programma concordate si è deciso di rendere immediatamente operativa l’iniziativa “Spazi per ricominciare”, vista la sua urgenza e l’alto impatto per le imprese in questa fase di emergenziale.

La procedura straordinaria di assegnazione dei beni consente di fare fruire in modo semplice, veloce e diretto gli immobili, sia allo scopo di mantenere livelli più sostenibili di lavoro in presenza, sia per supportare attività di varia natura che sono ostacolate o rese più complesse dall’obbligo del distanziamento fisico e, più in generale, da tutte le difficoltà generate dall’emergenza Covid-19.

Le imprese iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini possono presentare la manifestazione di interesse per l’assegnazione dei beni confiscati, situati su tutto il territorio nazionale.

A seguito dell’esito positivo dell’istruttoria da parte dell’Anbsc, il bene immobile sarà assegnato alla Camera di commercio della Romagna, che lo assegnerà all’impresa che ne ha fatto richiesta.

La lista dei beni immobili assegnabili per il tramite delle Camere di commercio, aggiornata dall’Anbsc, prevede varie tipologie di beni: appartamenti in abitazioni, negozi e botteghe, magazzini e locali di deposito.

La lista degli immobili, unitamente all’Avviso della Manifestazione d’interesse, con il modulo e i requisiti necessari per chiedere l’assegnazione, sono pubblicati sul sito istituzionale della Camera di commercio della Romagna www.romagna.camcom.it.

Per chiarimenti, gli interessati possono scrivere a: trasparenza@romagna.camcom.it

 

[Comunicato Stampa n. 41 del 7 maggio 2021]